Ti immagini seduto su una scrivania, intento a scrivere una lettera o a digitare un’email, mentre alle tue spalle troneggia una grande parete di vetro che lascia filtrare il tenue bagliore della città notturna, vista da uno dei piani più alti di un grattacielo. Ti immagini in un loft, le pareti bianche, l’arrademento minimal e moderno che va dal camino elettrico all’acquario divisorio.
Quando poi riapri gli occhi ti rendi conto che di fronte a te ci sono ancora quelle case in costruzione, quelle strade dismesse, l’autolavaggio montato intorno ad un garage, la piazzetta con qualche lampione fuori uso.
E sorridi.
Certe cose non cambieranno mai nella vita, nonostante si possa perseguire a lungo il desiderio di vedere tutto diverso. Ma, alla fine, quando guardi le stelle riflettersi sul mare lontano, la luna scintillare sui binari appena visibili della ferrovia, i ragazzi che passeggiano per strada, ti rendi conto che non vorresti nulla di ciò che non hai già. Sono poche le cose che restano, al mondo: è meglio non avere fretta di mutare. La vita ce ne offrirà abbastanza occasioni, non abbiamo bisogno di rincorrerle.
Poi, mentre la notte avanza e tu ti rendi conto di quanto sia tardi e di quanto presto tu debba svegliarti l’indomani, sorridi. Sono molte le cose che hai lasciato alle spalle, le persone a cui hai dovuto dire addio, la gente che ti ha lasciato senza parole -in bene o in male-. Ripensi a tutti coloro ti vogliono bene e chi ha iniziato ad odiarti, magari senza conoscere a fondo le tue ragioni. Ripensi a quanto ti sei dovuto spacciare per una cattiva persona, quando in realtà il tuo era solo il gesto di colui che ci tiene, dunque sentirsi dire che per te non è mai contato nulla.
Che possiamo fare? Sorridiamo: la vita non sarebbe così meravigliosa se non ci offrisse questi momenti, questo cielo, quelle stelle e quella Luna.
E mentre mi sogno a premere la fronte contro il vetro che dà sulla skyline di grattacieli, cado nel sonno…
Halleluja, per la Vita.