Le seguenti recensioni sono state pubblicate in ordine cronologico di edizione. Se desiderate che una vostra recensione venga pubblicata su questa pagina, non dovete fare altro che farmela pervenire via mail o tramite la pagina Facebook del romanzo.

recensioni

Hai presente quando un libro ti rimane impresso perché ti piace molto? Mi è successo sabato quando ho finito di leggere questo libro: Prect en Rahkoon: Spettro di Ghiaccio – Samuele Vinanzi. Certe persone mi dicono che non faccio testo perché a me i libri piacciono tutti ma questo è uno di quelli che quando finisce ti mozza il fiato, che anche quando lo hai finito ti torna in mente, che mentre lo leggi non dai niente per scontato e continui a voltare pagina perché succede sempre qualcosa che non ti aspetti. Bello, che dire di più si vede che mi è piaciuto molto anche se sono rimasta traumatizzata dal finale tanto da piangere XD un grazie allo scrittore

Giulia Trigili

***

Ho letto il romanzo, i miei complimenti all’autore, che ha saputo creare una fiaba stupenda, ricca di avventura, eroismo ed epiche battaglie, con protagonisti 4 giovani che, uniti da una forte amicizia, combattono per salvare il loro mondo dal Male che lo domina, per proteggere i loro cari ed i loro ideali di giustizia, amicizia e amore. I miei complimenti all’autore. Un altro fantasy italiano da 10 e lode.

Kirtash Martine

***

Ho letto il tuo libro, l’ho terminato ieri dopo averlo divorato in appena 2 giorni di lettura. Non mi ero mai avvicinato al genere Fantasy, o almeno non fino a questo punto.  Devo dire che per essere la tua prima opera è scritta bene, certo all’interno del libro c’è uno stacco netto tra la prima metà e la seconda, dove nella prima i viaggi sono fin troppo descritti, lunghi, e dettagliati, mentre nella seconda parte vanno un po’ troppo di fretta, dando l’impressione al lettore (almeno a me) di una certa fretta e impazienza quasi a volerlo terminare il prima possibile. A parte questo ho trovato soltanto altri pochi difetti (ripeto, sempre dal mio punto di vista): non so se siano state scelte editoriali, o cos’altro però mi ha colpito trovarli visto la bellezza e la completezza in se del romanzo, ma davvero piccole cose che non sto qui a dire. Spero in qualche maniera che nonostante la fine ci sia un seguito anche perché sono proprio curioso di capire se e come sia possibile averlo. Detto questo ti faccio tutti i miei complimenti più vivi per aver scritto un libro così bello alla prima “avventura” come scrittore. Mi ha trascinato con emozione e forza all’interno di quel mondo coinvolgendomi dall’inizio alla fine. Ho consigliato il tuo libro a molti amanti del genere che conosco, perché davvero merita.

Detto questo ti faccio ancora i complimenti. Come detto prima non sono un grande appassionato del genere fantasy ma di contro sono un Gamer, di conseguenza tra i vari Lineage II, TERA, e WOW, avevo visto qualcosa e la tua storia è riuscita a colpirmi lo stesso e davvero tanto (più volte a dirti la verità ho pensato “chissà come sarebbe farci su un bel giocone”) ma la cosa che più mi ha colpito è stata la tua immaginazione. Davvero.  Da quello che ho letto mi è sembrato di capire che l’intera trama in realtà si sia “creata” giocando a qualche gioco tipo Dungeons & Dragons, ma non avendoci mai giocato (e non avendone la più pallida idea) mi chiedo come sia stato possibile creare e soprattutto vivere tutto questo attraverso un gioco da tavola, quando io ripeto essendo un gamer certe emozioni e storie le vivo solo attraverso lo schermo. Ecco mi sarebbe risultato più facile immaginare che tutto sia partito dalla tua mente direttamente per scrivere la storia, più che la trama di un gioco da tavolo! Detto questo ancora complimenti a te e spero che il Prect en Rahkoon tornerà ancora a farmi compagnia.

Ah quasi dimenticavo! Anche io sono un informatico anche se orientato più alla sistemistica che alla programmazione. Anche per questo mi è sembrato strano un romanzo del genere scritto da un informatico (Sai come è di solito uno scrive milioni di righe di codice non di testo oltre ad avere una mente che giostra molto sul modo più semplice per arrivare ad una soluzione, mentre il libro ha una struttura ad anello) Quindi ancora più bravo!

j1g3nmark

***

Libro davvero favoloso, tanto di cappello. Belli i dettagli, gli scenari e soprattuto sei stato capace a farmi immaginare le scene e i personaggi. Un finale inaspettato ma davvero bello. Aspetto con ansia una continuazione, ci starebbe bene. Davvero complimenti, mi hai lasciato senza fiato mentre leggevo. Libro stupendo.

Gianluca Trigili

***

Prect en Rahkoon: un high fantasy di amicizia ed eroismo

Da alcuni giorni ho terminato la lettura del romanzo Prect en Rahkoon – Spettro di ghiaccio. L’opera è dell’esordiente Samuele Vinanzi, che pur essendo molto giovane ha saputo creare una favola appassionante ed emozionante che sono sicuro toccherà gli animi di coloro che ancora sognano e credono nell’amore vero e nella vera amicizia.

La vicenda è focalizzata su quattro protagonisti, o, meglio eroi, che compiono imprese epiche degne di un qualunque romanzo high fantasy che si rispetti, spinti dai loro ideali di giustizia, dagli affetti per i loro cari, ma soprattutto dal forte legame di amicizia che li lega fin dall’infanzia e che si va rafforzando sempre di più nel corso delle loro avventure. Questi quattro eroi sono legati dal nome Prect en Rahkoon, che dà il titolo al libro e che nel linguaggio elfico significa “dolore del drago”: leggendo il romanzo sarà chiaro il perché della scelta di questo nome con questo significato. I suddetti protagonisti sono: Nexos, Drakarn, CristalEyes e Sharx.
Nexos è un druido elfo, dall’animo pacifico, le cui azioni sono spinte oltre che dalla forte amicizia con gli altri, anche dal grande amore per l’elfa Lorianna. A differenza dei suoi amici non ama combattere, ma non per questo si tira indietro di fronte al pericolo. Anzi, nella maggior parte delle situazioni in cui i nostri protagonisti si trovano ad affrontare un pericoloso nemico, Nexos gioca quasi sempre un ruolo decisivo nell’esito dello scontro.
Drakarn è un essere alato, il cui mestiere è il cacciatore di taglie, sempre pronto a sfoderare la sua katana infuocata ogni volta che si presentano situazioni di pericolo, ed è tanto sfortunato con le donne quanto leale e protettivo verso coloro i quali lo seguono nel corso dell’avventura.
CristalEyes è un parirazza di Drakarn, ovvero è anche lui un essere alato, ma a differenza sua è un paladino, un combattente dalle doti di condottiero e che proprio come ogni grande condottiero riesce sempre ad infondere coraggio agli altri tre nel corso delle loro avventure, nonostante le sofferenze che egli stesso dovrà affrontare nel corso del viaggio, nella sua personale scoperta della vita.
Infine c’è il mezzelfo Sharx, un guerriero addestrato nell’arte delle armi e del combattimento. Egli, infatti, fa uso dell’arco, dei pugnali da lancio e di due grandi spade che ricordano le due scimitarre di Drizzt Do Urden, il famosissimo drow dall’animo gentile ideato da R.A. Salvatore. Sharx è pieno di energia, un duellante esemplare che non esita mai a mettersi in campo e che riesce a comprendere ed assaporare la bellezza e le emozioni di un vero combattimento.
Come ogni high fantasy, non manca certo il cattivo numero uno: in questo romanzo è Rashwe, uno spietato umano che compare in poche scene del libro, utili però a comprenderne l’animo cupo, freddo e spietato. Rashwe è nemico fin dall’infanzia dei protagonisti e, proprio durante questa stessa infanzia, sarà il responsabile di un tragico evento che segnerà per sempre le loro vite, in particolar modo quella di Drakarn.

La prima metà del romanzo ha uno stampo “sword and sorcery”, ricca di azione e combattimenti: i protagonisti saranno colpiti da una maledizione, per cui saranno costretti a viaggiare lungo l’intero continente alla ricerca di un possibile rimedio in grado di salvare le proprie vite. Proprio a causa di quest’ultima, sul loro cammino dovranno combattere contro banditi, lupi mannari, barbari, demoni, orchi, goblin, minotauri e quant’altro, richiamati a loro da tale maleficio, che li fa risplendere come una luce nelle tenebre, attirando verso di loro tutto ciò che si cela nelle ombre. Nella seconda metà del romanzo, il continente sprofonderà per opera di Rashwe nelle neve e nel gelo e quindi il racconto sarà incentrato sulla ricerca da parte dei nostri quattro protagonisti dei cosiddetti Cristalli Elementali, situati negli appositi Templi sparsi nei remoti angoli del continente e che rappresentano l’unico modo per liberare il continente dalla stregoneria che lo sta rapidamente annichilendo. La seconda metà, rispetto alla prima, sarà meno movimentata, ma non mancheranno bei combattimenti come lo scontro tra il Prect e i loro cloni di fuoco, la battaglia contro una sorta di piovra gigante e, ovviamente, l’epico e scenografico scontro finale.
Non ci sarà un finale da vissero tutti felici e contenti, sarà metà e metà, ma devo ammettere che mi ha davvero commosso e toccato, in particolare nelle ultime righe che ricordano molto la splendida scena finale delle stelle in cielo nel film “Dragonheart – Cuore di drago”.

Per finire ecco il mio voto da 1 a 10: 10/10 e lode.

Aurelio Di Caprio

***

Prect en Rahkoon Spettro di ghiaccio: un mondo epico proiettato in un affresco fantasy

Anzitutto una storia di amicizia, in cui convergono gesta epiche, creature fantastiche e, attraverso la quale, i personaggi protagonisti crescono, maturano e affrontano la vita. Prect en Rahkoon Spettro di Ghiaccio intreccia nella propria trama le vite di Nexos, CristalEyes, Drakarn e Sharx, i giovani del villaggio di Colline Velate: compagni che scoprono tramite il loro legame un mondo più complesso, più ampio e oscuro nel quale fanno il loro ingresso dopo la loro prima battuta di caccia. Un evento che segna il rito di passaggio in quella vita adulta in cui dovranno scoprire loro stessi. A guidarli sono i propri sogni, le proprie inclinazioni e l’ideale di fratellanza che reciprocamente li sostiene e li unisce.

Nel mondo di Prect en Rahkoon, come nella migliore tradizione dell’high fantasy, vi si ritrovano differenti razze antropomorfe: dagli elfi, ai nani, dai goblin ai mannari, dagli esseri alati agli umani; tutti convivono in un universo complesso, in cui la magia e l’incanto sono in ogni passo, in ogni pagina. Un’ alchimia che pervade tanto i personaggi quanto i luoghi. Il romanzo diviene così l’accesso ad un mondo segreto in cui il gli elementi del fantastico si bilanciano in modo equilibrato con quelli reali dei vari caratteri, delineati con precisione e assolutamente tridimensionali nel proprio percorso evolutivo.

La componente eroica poi, diviene il secondo elemento che catalizza la crescita dei protagonisti insieme all’amicizia, e che si manifesta in ognuno dei personaggi in maniera diversa, personale, credibile. Ad alternarsi al singolo sviluppo di ognuno dei protagonisti la lotta contro un male che assume i tratti di una glaciazione inarrestabile: dalla cui requie non v’è risveglio e che divora la vitalità di un mondo rigogliosamente omogeneo e vario. Così Nexos, CristalEyes, Drakarn e Sharx dovranno confrontarsi con un antico rivale del loro passato e riportare l’armonia nella propria terra.

Un romanzo che stupisce per la freschezza e per la puntuale capacità di mostrare al lettore, attraverso testi efficaci, i volti dei personaggi, i gesti e i luoghi in cui si muovono.  Gradevolmente inattesa, inoltre, la matrice autoriale: assolutamente italiana. Il giovane scrittore bagherese Samuele Vinanzi, riesce a mettere in piedi una storia la cui minuziosa complessità si ispira alla tradizione anglosassone; sottolineando come la letteratura di settore non sia esclusivo primato degli scrittori continentali.

Luigi Paolicelli

***

Pubblicità